Native advertising: cos’è, esempi e formati disponibili

La pubblicità nativa sta rivoluzionando il mondo dell’editoria online. L’idea nasce dalla necessità di rendere l’ecosistema dell’advertising meno invasivo possibile, migliorando l’esperienza di navigazione e la potenziale monetizzazione da parte degli editori. Vediamo cos’è esattamente il Native Advertising.

Cos’è il Native Advertising

Con questo termine si intende l’inserimento di annunci a pagamento su pagine web disposte a vendere i loro spazi pubblicitari ad imprese terze, ossia i cosiddetti inserzionisti. La particolarità in grado di fare la differenza rispetto ai sistemi di advertising classici e tradizionali (come Adsense) risiede nella capacità della pubblicità nativa di adattarsi perfettamente al design del sito web ospitante, in modo da riuscire a presentarsi come contenuti di approfondimento e non come annunci a pagamento.

Formati intrusivi

I classici formati intrusivi, da sempre utilizzati dagli editori e dagli inserzionisti, hanno riscontrato e riscontrano tutt’ora delle performance molto ridotte. La mentalità dell’utente è molto incentrata sullo scetticismo nel momento in cui si accorge che un determinato contenuto corrisponde ad un tentativo di sponsorizzare un sito web.

Questo scetticismo porta inevitabilmente ad una percentuale molto ridotta relativa al CTR, acronimo di Click Through Rate, ossia al rapporto tra numero di visualizzazioni dell’annuncio e clic sul banner stesso. Di conseguenza, questi risultati portano ad una scarsa monetizzazione degli spazi pubblicitari messi a disposizione dagli editori, e scarsa visibilità da parte degli inserzionisti.

La stessa problematica è stata riscontrata anche da Google, sempre alla ricerca di ridefinire il design degli annunci a pagamento sulla rete di ricerca (Google Ads) in modo da riuscire a confonderli tra i risultati organici (SEO).

Annunci nativi

Secondo ricerche approfondite da piattaforme specializzate nell’intermediazione tra editori e inserzionisti, il Native advertising produce il 53% di visualizzazioni in più rispetto agli annunci display. Inoltre, sempre in base a studi e analisi sul comportamento degli utenti, l’engagement della pubblicità nativa è il medesimo dei contenuti editoriali originali.

Proprio per questa serie di motivi questa nuova forma, utilizzata per soddisfare coloro che mettono a disposizione gli spazi sui propri portali e coloro che necessitano di ottenere più visibilità attraverso piattaforme ad elevato traffico di utenti, rappresenta il futuro dell’editoria online.

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