I quarti di coppa Italia si sono conclusi con la vittoria sofferta della Juventus sul Sassuolo, grazie ad una rete fortunosa di Vlahovic. Analizziamo il match tra i bianconeri e i neroverdi.
Juve-Sassuolo 2 a 1
Max Allegri schiera inaspettatamente la formazione semi-titolare e conferma la sua volontà di voler puntare alla vittoria in questo turno dei quarti di Coppa Italia. Il solo Morata resta a riposo mentre viene riproposto il 4-2-3-1 con Szczęsny tra i pali e De Sciglio, De Ligt, Bonucci e Alex Sandro in difesa. A centrocampo fiducia ad Arthur con Zakaria al suo fianco. Sulla trequarti Cuadrado, Dybala e Mckennie dietro l’unica punta che, ovviamente, resta Dusan Vlahovic.
La partita ha inizio con l’ormai consueto atteggiamento della Juventus abbastanza contenuto, se non fosse che Paulo Dybala decide di sbloccarla subito con un sinistro di controbalzo al secondo minuto. La partita procede spedita senza particolari emozioni fino all’intervallo, con la squadra di Allegri che cerca una difficoltosa gestione del risultato senza però riuscire a imporre un possesso palla dominante.
Nel secondo tempo, dopo il gran gol di Traorè che pone il punteggio di nuovo in parità, la Juve inizia finalmente ad premere sull’acceleratore cercando il gol vittoria. In questo frangente le occasioni fioccano con i vari Mckennie, Dybala e Vlahovic, ma serve un azione personale di quest’ultimo (tiro nettamente deviato da un difensore neroverde) nel finale di tempo per fissare il punteggio sul 2 a 1.
Analisi del match
La squadra di Allegri conferma un momento positivo in termini di risultati, nonostante però continui a non riuscire a imporre il proprio gioco. Anche in questa partita, contro una squadra seppur talentuosa ma sicuramente di secondo profilo rispetto all’organico di “Madama“, il possesso palla è quasi del tutto a pari merito (leggera supremazia del Sassuolo con il 54%).
Questo conferma la difficoltà, ormai cronica, della Juve di creare gioco o, quantomeno, di imporre il proprio predominio a livello di possesso palla a causa della mancanza di idee e, probabilmente, anche di giocatori tecnicamente validi nella zona nevralgica del campo. La nota positiva è stata la reazione al pareggio del Sassuolo, in cui si è vista l’energia e la grinta di una squadra che probabilmente desiderava il passaggio del turno più dell’altra.