Paulo Dybala: età, caratteristiche tecniche e stipendio

Paulo Dybala è tra i talenti argentini più ambiti del momento. In questo momento si trova all’interno di un forte dibattito per via del suo contratto in scadenza con la Juventus Football Club. Vediamo una panoramica, a questo punto, sullo stipendio attuale e sulle motivazioni che potrebbero portare la “Joya” ad abbondare l’attuale club.

Paulo Dybala caratteristiche tecniche

Stiamo parlando di un talento assoluto che spesso, durante la sua carriera, è stato accostato a svariati fuoriclasse del panorama mondiale per via della classe e delle movenze che hanno contraddistinto l’attaccante della Juventus. Nato a laguna Larga in Argentina il 15 novembre 1993 e mancino naturale, Dybala è in grado di giocare indifferentemente sia come trequartista puro che come seconda punta o “falso nueve” (ruolo che ha occupato durante la sua permanenza al Palermo).

Ruolo

Nonostante questo, la posizione dove riesce ad esprimere meglio le sue caratteristiche è nel ruolo di seconda punta, in virtù del fatto che non possiede le caratteristiche fisiche necessarie ad occupare l’area di rigore (come falso nueve) e non dispone delle caratteristiche tipiche di un trequartista (l’assist e la visione di gioco).

Dybala ha una tecnica molto elegante e nasce come realizzatore, per cui nel ruolo di seconda punta riesce perfettamente ad esprimere le sue potenzialità. L’evoluzione dei moduli e dello stile di gioco dei club hanno limitato l’evoluzione di questo talento cristallino, visto che il ruolo di seconda punta sta pian piano scomparendo tra le squadre dal ranking più elevato.

Stipendio

Attualmente Paulo Dybala ha un contratto con la Juventus in scadenza al 30 giugno 2022 che prevede un compenso di circa 7,5 milioni di euro l’anno. Le motivazioni che potrebbero spingere l’argentino a portare il suo contratto verso la sua naturale scadenza non sono, però, legate prettamente a questioni economiche. Infatti, Dybala e il suo entourage potrebbero temere il mancato raggiungimento del quarto posto da parte della Juve (e conseguente ingresso alla prossima Champions League) come un forte ostacolo alla crescita professionale.

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