Crisi semiconduttori e chip: analizziamo insieme i fattori che rallentano la produzione, dallo scarso approvvigionamento di materie prime fino alla burocrazia come sempre articolata e complessa.
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Crisi semiconduttori
L’industria automobilistica è stata travolta da una crisi senza precedenti, dovuta allo scarso approvvigionamento di semiconduttori indispensabili per la produzione di componenti elettronici. Nonostante non sia solo il mercato dell’auto ad essere direttamente coinvolto in questa enorme carestia, di sicuro la produzione di nuove vetture ha visto un rallentamento evidente che ha provocato ritardi nelle consegne e un forte rincaro dei prezzi sul mercato dell’usato.
Ad una domanda che continua crescere, vi è una offerta che invece tende costantemente a diminuire, creando forti disagi al mercato automobilistico costretto il più delle volte, per sopperire alla crisi, a chiudere accordi di partnership con prestigiosi marchi dell’elettronica di consumo. Questo è il caso, per esempio, di Stellantis che ha annunciato la collaborazione con Foxconn.
Anche l’Unione Europea è chiamata ad intervenire garantendo sussidi che possano supportare il mercato automobilistico e alleggerire il peso della crisi semiconduttori. A quanto pare, le prospettive per il 2022 non sono affatto rosee e anzi prevedono un ulteriore calo delle vendite, già registrate dalle case automobilistiche nell’anno precedente.
Vendite auto dicembre 2021
Nel dicembre 2021, infatti, sono state registrate immatricolazioni di autovetture nell’Unione Europea pari a 795.295 unità, riscontrando una riduzione del 22,8% rispetto al mese precedente. Sono numeri che iniziano seriamente a preoccupare anche i più grandi colossi che vedono una riduzione delle vendite del 27,5% in Italia, del 26,9% in Germania, del 18,7% in Spagna e del 15,1% in Francia.
Questa prospettiva ha portato Hyundai, la casa automobilistica giapponese, a produrre i chip direttamente dalle proprie risorse interne senza avvalersi di nessun fornitore. Nonostante non sia ancora una notizia confermata, potrebbe essere una scelta molto lungimirante che andrebbe ad abbattere totalmente la problematica relativa all’approvvigionamento delle merci.